L’anno beauty sta volgendo al termine, almeno sulla carta. Le attività che ho programmato nei mesi scorsi sono (quasi) tutte finite, ma la verità è che la parte più importante – quella operativa e trasformativa che parte con la voglia di “prendersi cura di sé – è sempre in movimento.
Anche se l’estate è ormai alle porte, le consulenze continuano. Continuano perché ogni giorno c’è una donna che si fa la stessa domanda: “Ha senso iniziare ora?“. E la risposta, te lo dico con sincerità, è sempre SÌ. Ha sempre senso! Non serve stravolgere tutto (qui ti parlo di un trattamento che si può fare anche in piena estate). Non servono promesse irrealistiche.
Quando vuoi:
- la pelle può cambiare
- il gonfiore può ridursi
- le piccole grinze possono attenuarsi
- i peli possono iniziare a diradarsi
- l’energia può tornare
- il tuo riflesso può piacerti di più
Serve solo una cosa: prendere una decisione. Ogni donna decide secondo i propri tempi e il proprio sistema di credenze.
Negli anni, ascoltando tantissime storie, ho individuato almeno 4 modalità con cui si affronta (o si rimanda) la scelta di prendersi cura di sé. Quindi 4 modalità per 4 tipi di donne. Vediamo se ti riconosci…
Prendersi cura di sé: la procrastinatrice strategica
È quella che ha una lista infinita di cose da finire prima di potersi occupare di sé. “Quando i bambini finiscono la scuola”, “quando arriva l’estate”, “quando ho più tempo”, “quando ho più budget”…
La verità? La voglia c’è. Ma si perde nella ricerca del momento perfetto, che non esiste.
Se ti riconosci, il mio consiglio è di non aspettare di avere tutto sotto controllo per iniziare. Basta un gesto piccolo per innescare una trasformazione grande. Anche solo prenotare una consulenza.
Prendersi cura di sé: la razionale analitica
Studia tutto: tecniche, recensioni, paragoni. E mentre pondera tutti i dati… si allontana da sé. So com’è. Perché anche io, a tratti, sono così.
Se ti riconosci, il mio consiglio è di concederti ogni tanto di scegliere a pelle. Potresti sorprenderti.
Prendersi cura di sé: la “mamma”
È colei che mette tutti gli altri prima di sé. Ha l’agenda piena, ma mai una riga per sé stessa. È la più diffusa. Ed è proprio per lei che ho creato il servizio di babycare in istituto.
Se ti riconosci, ricordati che ormai anche la comunità scientifica ti dice che prenderti cura di te non è egoismo, è responsabilità. Una donna che si ascolta, si rigenera. E chi le sta vicino lo sente, lo vive, lo respira. E non devi giustificarti o dare spiegazioni a nessuno.
Prendersi cura di sé: la decisa
Ha capito che è il momento. Il corpo glielo chiede, la mente è pronta a mettersi in gioco. Ma ha bisogno di un’ultima spintarella per partire: sentirsi in mani sicure. Non vuole fregature. Vuole fidarsi.
Se ti riconosci, il mio consiglio è parti con gradualità. Se hai di fronte chi ci tiene davvero, vorrà conquistare la tua fiducia sul campo dimostrandoti risultati e impegno. Senza pressioni, ma solo con la voglia sincera di accompagnarti con competenza e rispetto (qui ti spiego l’importanza di una consulenza personalizzata e del rapporto speciale che si crea fra cliente e operatrice).
Se non sei al punto che desideri, probabilmente è il tuo modo di decidere che ti fa rimandare, temporeggiare, dubitare. Non c’entra la stagionalità e non è vero che non “non abbiamo tempo”… in realtà abbiamo solo bisogno di un po’ di coraggio.
Anche di scegliere in modo diverso da come siamo abituate a fare. Vieni al Mommy’s, ti aiuteremo noi a vincere tutte le ansie e la paura di non farcela.
Seguici su 
