Pochi giorni fa è entrata in istituto una coppia matura che desiderava fare un regalo di Natale alla figlia da poco diventata mamma.
Mi hanno chiesto le informazioni di rito: mentre preparavo il pacchetto con il regalo scelto, l’uomo ha cominciato a farmi una serie di domande sui trattamenti per il viso e, nello specifico, sulla differenza tra i vari tipi di rituali e prodotti, gli effetti, la durata. La moglie, ridendo, gli domanda per quale motivo s’interessasse all’argomento, considerato che nel nostro centro trattiamo solo donne. E lui tutto serio, con uno sguardo dolcissimo, le risponde: “veramente mi piacerebbe farteli fare a te”. Io mi stavo sciogliendo perché il racconto più comune che sento in questo periodo è “anche quest’anno mio marito mi ha chiesto cosa voglio per Natale. Ci vuole tanto a farmi una sorpresa???”.
Marito e moglie iniziano a parlare, lui le fa notare che non si dedica mai del tempo e che le dispiace vederla sempre stanca e con il volto tirato. Le piacerebbe vederla un po’ più curata, perché è ancora una bella donna, ma non si valorizza più. Lei con il sorriso, ma un po’ sulla difensiva, ribatte che alla sua età ormai è tutto inutile e che comunque non ha tempo perché deve dedicarsi ai nipotini.
A un certo punto lui chiede a me: “Tu che ne pensi?”.
Viso: non valorizzarsi per colpa dell’età non è una buona scusa
Simpaticamente gli ho risposto che non era importante il mio pensiero. Se non c’è interesse da parte della diretta interessata, nulla ha senso e nulla funziona, semplicemente perché lei non è abituata a osservarsi. Fino a quando la signora preferirà dedicare il suo tempo ad altro, queste soluzioni le sembreranno inutili. Ho poi aggiunto che era comunque bello vedere una coppia di lunga data ancora così connessa emotivamente e che, da donna, mi auguravo di ricevere un domani le stesse attenzioni dal mio compagno.
Ripensandoci con calma mi sono detta: “Non ho offeso nessuno. Lui ha fatto comunque bella figura e lei non mi ha visto come l’arpia che affossava la sua autostima per un trattamento in più da vendere”.
Ma… La verità è che la risposta corretta era un’altra: “Tecnicamente sì, hai ragione. Questa donna avrebbe davvero bisogno di fare almeno un trattamento viso giusto per le sue esigenze. Se solo trattasse bene la sua pelle avrebbe in un’ora almeno il 30% di segni in meno! E poi dovremmo rivedere totalmente tutto quello che fa a casa ogni giorno”. E avrei dovuto aggiungere: “Ma l’hai pensata male! Se me ne parlavi in separata sede, ti avrei aiutato a far accettare un regalo così bello alla tua signora. Adesso lei è anche un po’ indispettita perché, non volendo, le hai detto che la vedi sfiorita e chiedi a una perfetta sconosciuta di esprimere un “giudizio” non richiesto”.
Avere cura del proprio viso e del proprio corpo riflette l’attenzione che una persona dedica a sé stessa e alla coppia
Cosa ci insegna questa storia vera?
Regola numero 1: una donna va sempre celebrata.
Caro uomo, hai ragione a voler vedere la tua compagna di vita, bella e curata. A ogni età la cura personale non significa solo attrazione e desiderio. Ma riflette anche l’attenzione e l’impegno che una persona dedica a sé stessa e alla relazione. Inoltre, una partner che si sente bene con il proprio aspetto, può trasmettere fiducia e positività, contribuendo a un’atmosfera di benessere nella coppia.
Regola numero 2: non bisogna mai attaccare il proprio partner, mettendo in luce i suoi difetti, estetici e non. Un attacco troppo diretto, per quanto a fin di bene, può ottenere l’effetto contrario, indispettendola o magari addirittura facendola sentire sbagliata. Non a caso, la signora del racconto, ci ha tenuto a sottolineare che la bellezza esteriore non è l’aspetto che più conta in questo momento della sua vita.
Alla signora invece avrei dovuto dire “Raramente ho visto un uomo che guarda la sua donna così!!! Capisco che hai altri interessi, ma la salute della pelle coincide con la bellezza perché è un organo complesso e attivo che ci rappresenta. La ruga, infatti, è la massima espressione dell’invecchiamento e questa è una verità inconfutabile.
Poi ci sono altri segni come:
– mancanza di compatezza e perdita di tono
– pigmentazioni anomale
– secchezza
Scegliere di non fare niente è un diritto, ma questo non significa che non esistano soluzioni non invasive per migliorare e invertire la situazione e rallentare il processo”.
La prima mossa di accudimento per la gestione e la tutela della pelle, infatti, è una corretta normalizzazione, cosa fondamentale da fare, altrimenti i principi attivi ultraperformanti delle creme costosissime che compriamo, sono inutili. Una pelle mortificata da azioni di base sbagliate ha bisogno di essere rimessa in ordine. Solo dopo questo primo step fondamentale si può passare a prendere in considerazione trattamenti più evoluti, come quelli che creano una rigenerazione profonda. Rigenerazione così evidente che le foto del prima e del dopo non lasciano spazio all’immaginazione!
A volte noi donne siamo prevenute e anziché ascoltare un buon consiglio pensiamo a come difenderci da attacchi immaginari, tendiamo a travisare le intenzioni (almeno in questo caso!). Proprio per questo motivo, quando ci contattano gli uomini per un regalo alla loro dolce metà, ci tengo a tranquillizzarli immediatamente rassicurandoli con un: “Ti facciamo fare bella figura, ma lascia fare a noi!”.
Che si tratti di viso o che si tratti di corpo, ci sono sempre soluzioni iniziali soft che avvicinano le persone in base al loro grado di predisposizione. Vale sia per le proposte viso della Light Collection di Natale (i prodotti Platinum e il trattamento Platinum Prestige che voleva regalare il signore della storia e che trovi qui), sia per il metodo viso Rejuvena (di cui parlo qui).
Al netto del fatto che ognuno di noi dà una valenza diversa ai segni che ha sul viso, se la scienza e la tecnologia hanno fatto passi da giganti perché non sfruttare il potenziale di vederci bene con poche semplici mosse? Non è impossibile, tutto sta nel fare il primo passo: ovvero ascoltare un buon consiglio… che mi puoi chiedere se sentirai di averne bisogno!
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