Hai fatto caso che quando sei incinta o stai per partorire quasi tutti i racconti/consigli/suggerimenti (richiesti o non richiesti ;)) vertono sulla vita a due dei primi mesi di vita che affronterete insieme? Come, quando e se allattarlo, quando cambiarlo, quali pannolini usare… Nessuno – o pochissime mamme oculate – si spingono a raccontarti (e tranquillizzarti) su cose normalissime che accadono al tuo corpo qualche mese dopo, ma che è bene sapere per essere pronta a gestirle al meglio! Visto il periodo, parliamo di una cosa in particolare che le donne soffrono particolarmente: i capelli.
Il parto e quel fisiologico calo di estrogeni
Fisiologicamente, dopo il parto, la neomamma è soggetta a un rapido calo di estrogeni che, fra le altre cose, porta i capelli a diventare sempre più sottili e fragili, e, quindi a cadere con più facilità. Quindi se ti capita di fare la doccia e ritrovarti con una ciocca di capelli in mano non ti agitare, di solito, è tutto nella norma. Durante la gravidanza, infatti, i capelli crescono in densità e lunghezza, proprio in virtù dell’aumento esponenziale degli ormoni. Quando questi ormoni (gli estrogeni appunto) nel post-partum cominciano inesorabilmente a scendere, assistiamo a quello che viene definito “effluvium post-partum” (ovvero perdita dei capelli che si risolve al massimo entro 12 mesi).
Ma non è tutto. Perché anche quando passa l’anno e finalmente il nostro corpo si equilibra, lo stress, la mancanza di sonno e la stanchezza possono contribuire ad alterare il ciclo vitale e le funzionalità del follicolo pilifero. Persino le stagioni incidono sul ciclo vitale del capello è questo spiega perché in autunno si nota maggiormente un frequente ricambio.
Oltre agli ormoni, ci sono fattori esterni che incidono sulla qualità dei capelli. Dopo l’estate, ad esempio, corriamo tutte dal parrucchiere a sistemare il taglio e il colore rovinato dai raggi ultravioletti, dalla salsedine e dal cloro che danneggiano le proteine della corteccia (la parte interna che determina la fragilità del capello) e la cuticola del fusto (la parte più esterna che determina caratteristiche ottiche come la lucentezza).
Gli attori principali del benessere dei nostri capelli sono gli ormoni
Io non sono da meno e, appena ho potuto, sono andata dalla mitica Gloria per rivedermi in ordine!
E’ stata lei a darmi lo spunto per questo articolo mentre le raccontavo che ho iniziato a notare dei cambiamenti in termini di quantità, consistenza e struttura dei miei capelli.
Come detto, quando si parla di capelli (e peli) gli attori principali sono gli ormoni, ma il nostro modo di gestirli (lavaggi frequenti, tinture, trattamenti aggressivi e spazzolature vigorose) può contribuire a dare il colpo di grazia.
Innanzitutto è bene ricordare che hanno delle fasi specifiche di nascita, crescita e caduta molto lunghe (parliamo anche di anni), perciò quando si decide di affrontare seriamente la questione, bisogna concedersi non meno di 3 mesi per rispettare i tempi di rigenerazione e notare i cambiamenti. Ne vale certamente la pena se pensiamo che i capelli sono l’abito della testa e ci valorizzano.
Soprattutto in autunno serve una buona integrazione
L’autunno è la stagione ideale per iniziare una buona integrazione che tenga conto non solo delle vitamine del gruppo B e degli amminoacidi (il più famoso è la cisteina), ma anche dell’aspetto ormonale strettamente responsabile della riduzione dei follicoli piliferi. In istituto ne consiglio uno ricco di sostanze attive naturali, amminoacidi e vitamine che, in sinergia, lavorano per incentivare la nascita di nuovi capelli più forti e sani (e va bene anche per chi ha le unghie deboli!)
Mentre l’integrazione e la buona alimentazione fanno il loro lavoro, possiamo adottare anche dei comportamenti che mitighino la caduta dei capelli e aiutino i nuovi a ricrescere sani.
Ed ecco due ottimi suggerimenti per iniziare!
1) L’utilizzo dell’olio essenziale di rosmarino che, massaggiato sulla radice dei capelli, irrora i bulbi piliferi e agisce come un energizzante per l’intero stelo. Ne puoi aggiungere 2 gocce allo shampoo, oppure puoi lasciarlo agire negli impacchi: favorisce il nutrimento e l’ossigenazione dei bulbi piliferi. Il risultato è un effetto rivitalizzante.
2) Spazzolare bene i capelli da asciutti prima di bagnarli, per sciogliere eventuali nodi evitando cosi di spezzare il capello sotto l’acqua.
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