Ti capita mai di uscire con le amiche senza figli al seguito e senza avere il terzo occhio che anticipa anche quello che ancora deve succedere? Non dico spesso, ma almeno ogni tanto hai tempo per ricaricarti, facendo qualcosa che non abbia un obiettivo, ma solo per il semplice gusto di farla?
So bene che spesso la risposta a questa domanda è “non come e quanto vorrei”, o peggio “no”.
Me lo raccontano le donne in cabina in consulenza o durante gli appuntamenti e mi dicono sempre “non ho mai tempo per…” Sento sempre di impegni, doveri e ancora impegni e ancora doveri. Impegnate a prendersi cura dei loro figli, della casa e del lavoro… una video-riunione dell’ultimo secondo, uno sciopero improvviso che stravolge i programmi. E noi (mi ci metto in mezzo pure io) che giustifichiamo tutto e da qualche parte, poi, dobbiamo pur tagliare qualcosa.
Ma ti sei mai chiesta perché è davvero importante non dimenticarsi del proprio benessere psicologico e perché sia così difficile trovare tempo per se stessi? Riesci a guardarti allo specchio e chiederti: “Stai bene?“.
Ecco, questa dovrebbe diventare la tua prima vera abitudine quotidiana! Questa semplice attenzione nei tuoi confronti farebbe bene a te, ma anche ai tuoi figli perché inconsciamente la tua serenità ti aiuta a creare per loro un ambiente familiare positivo.
Uscita senza figli: un’occasione per trovare tempo per se stessi
Tutte le donne che si occupano della cura dei figli dovrebbero poter soddisfare la necessità di dedicarsi del tempo, anche senza figli, per creare un’occasione preziosa per ritrovare se stesse.
Fare attività che piacciono o stare con le amiche per chiacchierare, sono rimedi che aiutano a gestire lo stress e a riprendere fiato (qui trovi la storia vera di una mamma che, trovando tempo per se stessa, è riuscita anche a far avverare il sogno di una vita).
Certo, un’uscita senza figli e senza compagni può sembrare un lusso, ma in realtà è un’opportunità preziosa per staccare dalla routine familiare e concedersi qualche ora di libertà. Durante queste uscite, le donne possono finalmente concentrarsi su di sé, senza preoccuparsi delle esigenze degli altri.
È un momento per rilassarsi, ricaricare le energie e coltivare i propri interessi personali. Camminare nel parco, leggere un libro in tranquillità o semplicemente sedersi in un bar a sorseggiare un caffè possono sembrare una banalità, ma rappresentano il primo passo per chi non è abituata a un’autonomia del genere e per iniziare a lasciare a casa anche i sensi di colpa.
Si arriva, poi, anche a serate dove il telefono è in modalità “non disturbare” e a casa se la devono cavare senza di te!
Come è successo alle mie Ambassador, il gruppo di donne (che aumenta anno dopo anno) che con il loro esempio mi aiutano a divulgare un messaggio importante: “esiste il modo per prendersi cura del proprio benessere nonostante tutto (e qua aggiungici quello che ti ingolfa!)” e per cui ho organizzato a sorpresa una serata a teatro per vedere una bella commedia. Cosi, all’improvviso, con solo una settimana di preavviso ho offerto loro la possibilità di prendersi del tempo per se stesse, di lasciare ai compagni l’organizzazione della serata e indossare quel vestito o i tacchi nascosti nell’armadio da mesi.
La commedia teatrale come terapia per ridere, rilassarsi e dimenticare lo stress quotidiano
Perché per loro ho scelto una commedia teatrale?
La commedia teatrale può essere una vera e propria terapia per ridere, rilassarsi e dimenticare lo stress quotidiano. Quando si assiste a una rappresentazione teatrale divertente, si entra in un mondo diverso fatto di risate, emozioni positive e spensieratezza.
L’effetto terapeutico del ridere è stato dimostrato scientificamente: ridere aiuta a ridurre l’ansia, lo stress e la depressione perché cambia in positivo la cascata ormonale! Un modo per staccare la mente dalla routine quotidiana e ritrovare un po’ di serenità ridendo e rilassandosi.
Come è andata? Bene in generale: i figli si sono addormentati, i compagni sono sopravvissuti e le case non sono andate distrutte.
Ma la stessa esperienza assume significati completamente diversi in base allo stato d’animo della persona. E sapere che per qualcuna è stato un momento che ha fatto la differenza mi fa esclamare: “missione compiuta!” e fa riflettere su quanto in realtà potrebbe essere semplice trovare piccole cose da fare da sola o in compagnia di un gruppo di pari, per rendere più equilibrato e pieno di gioia anche un giorno qualunque del mese più lungo dell’anno.