Parenti serpenti? Antidoto psico-natalizio cercasi!

Ci siamo, il Natale e le festività sono alle porte. In molti casi, questo è il momento dei bilanci e delle bilance (qui trovi qualche consiglio per non perdere testa e forma): si fanno abbuffate di buoni propositi, cibo, emozioni e incontri familiari. Ci si riunisce tutti intorno ad un tavolo per un appuntamento fisso, dopo una pausa lunga un anno. E allora via con il tempo da recuperare: domande sul kg di troppo e su quello in meno, sul lavoro, su quel taglio di capelli che nonna proprio non capisce! Ancora considerazioni sulla vostra casa, il vostro matrimonio, il lavoro, vita, morte e miracoli.

Parenti serpenti: pressioni e aspettative che ci fanno male

E poi eccolo, l’incubo vero: i figli! Che allattamento hai scelto? Come lo hai svezzato? Che pannolini usi? Ma come mai lo hai iscritto a quella scuola? Ma gli permetti di parlarti così? Che amicizie frequenta?

Non sempre è così difficile: in alcune famiglie circola un clima emotivo di ascolto reciproco. In molte (tante) invece si respirano pressioni e aspettative su come le cose dovrebbero essere, specialmente nei confronti di una donna/mamma.

Assertività

L’antidoto? L’assertività

E allora quale antidoto usare contro il veleno dei parenti­-serpenti?

Mamme, fatevi un dono anti-avvelenamento: l’assertività (il parlare di sé e della propria persona, con onestà e chiaramente, mettendo in conto che il punto di vista proprio e altrui è parimente importante e legittimo). È lecito dire “NO” (magari seguito da un “grazie”) di fronte a riscontri non richiesti, che non sono genuinamente condivisi ma piuttosto sono espressi con pregiudizio o supponenza, contro il vostro desiderio, pensiero o sentire!

Parlare di noi come esercizio comunicativo contro i parenti serpenti

È un esercizio comunicativo e di conoscenza di sé, che richiede tempo, ma intanto cominciate pure! Come? Parlate di voi:
“Grazie, ma preferisco procedere come avevo deciso”.
“Non mi sento molto a mio agio, nel parlare di questo”.
“Spero che tu non ti offenda, ma io la penso diversamente”. “Accetto la tua opinione, ma non la condivido”.
“Ho scelto così e mi sento serena nell’averlo fatto”.
“Non ho desiderio di parlare adesso di un argomento delicato per me”.

Mettetevi alla prova già alla prima cena, al primo scambio di regali, al primo saluto ai familiari velenosi: il parente serpente ne rimarrà spiazzato!

Buone feste,
Dott.ssa Roberta Nasello

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