Non tutto il grasso… vien per nuocere

A dispetto di quello che si può pensare il nostro grasso corporeo ricopre un ruolo importante nello stato di benessere e di salute generale del nostro organismo. Sulla base di questa considerazione ho scelto il titolo, apparentemente controintuitivo, di questo articolo. Nell’immaginario collettivo il grasso   qualcosa di demoniaco che va sconfitto a tutti i costi. 

La conferma? Nel mio lavoro di consulenza le donne che mi vogliono indicare la/le zona/e da migliorare fanno un gesto inequivocabile: quello della “plicatura”. La plicatura è la “strizzatura” tra due dita di una porzione di pelle che racchiude il grasso sottocutaneo: attraverso questo gesto, inconsapevolmente, le donne già mi fanno comprendere che il loro cervello vede un inestetismo, “un di più da eliminare”.

Questi inestetismi riguardano zone specifiche come braccia,addome, fianchi, cosce.

Ma cos’è realmente questo di più? È davvero qualcosa che va tolto? Ma soprattutto come si lavora?

Con questo articolo spero di riuscire a rispondere a queste (e a tante altre domande) sul grasso corporeo. Una volta capito cosa è, il suo meccanismo di azione e di insediamento e le sue funzioni fondamentali, spero tu possa allenare il tuo cervello a non guardarlo con severità ma ad agire con intelligenza per fargli esercitare correttamente il ruolo che la nostra natura biologica gli ha conferito: un dono che può trasformarsi nel tuo alleato più prezioso. Conoscere il grasso corporeo infatti ti permetterà di prenderti cura consapevolmente e correttamente del tuo corpo sia in termini di estetica, capendo come “trattarlo”, sia migliorando la salute del tuo metabolismo e del tuo sistema immunitario. Preparati dunque a vivere un vero e proprio viaggio di conoscenza dentro a quello che è ormai definito come un organo di tutto rispetto; un viaggio che ha come meta finale farti entrare in una visione di insieme che riguarda il tuo corpo.

 

Con noi da sempre

Il grasso condiziona la nostra vita fin dalla nascita ed è necessario per poter vivere. La sua evoluzione nell’organismo è una diretta conseguenza del nostro modo di crescere, sviluppare, maturare e invecchiare. 

Il grasso rappresenta il tessuto adiposo, un organo con funzioni meccaniche, termoisolanti e di riserva energetica. È formato da un numero di cellule definito che si chiamano ADIPOCITI che nel corso della vita possono trasformarsi aumentando o diminuendo di volume sotto l’influenza degli ormoni.

Ciascuno di noi ha il suo grasso corporeo determinato dal proprio metabolismo e la struttura corporea di ogni individuo è diversa perché diversi sono i rispettivi DNA. Così come è diversa la struttura del grasso tra uomo e donna: la donna ha una quantità maggiore di adipociti (e ti pareva!) per un nobile motivo: garantire maggiori riserve di energie per la buona riuscita di una gravidanza.

Un sano narcisismo aiuta a stare bene ma “stare bene” non significa solamente avere una gradevole immagine estetica ma principalmente godere di buona salute.

La scienza ha catalogato gli adipociti in 4 tipi diversi ognuno presente in una regione specifica del corpo umano:

  • adipociti bianchi
  • adipociti beige
  • adipociti bruni
  • adipociti rosa

Gli adipociti bianchi sono le cellule principali dell’organo adiposo, si trovano nel tessuto sottocutaneo e immagazzinano il grasso come riserva energetica. Sono la sede naturale dei grassi alimentari e grazie alla loro capacità di cambiare forma e volume (ipertrofia) possono accogliere una dose sempre maggiore di acidi grassi. Se aumentano di volume è perché stoccano una quantità eccessiva di grassi aumentando l’accumulo di massa grassa della persona e la variazione dell’immagine corporea.

Un aumento eccessivo delle loro dimensioni genera il meccanismo che conduce all’obesità. È questo tipo di grasso che da forma e le linee al nostro corpo e per questo motivo bisogna trattarlo con riguardo e rispetto

Lo sapevi che….?

“Quanti anni ha tua figlia? Quasi 11. Ha già sviluppato? No, ma manca poco…..Io ho sviluppato alla sua età”

Questa è la tipica conversazione tra mamme di bambine che sono in un’età normalmente considerata compatibile con la delicata fase dello sviluppo.

Lo sviluppo puberale di una bambina è spesso correlato ad un fattore di età. La realtà è che è legata al grasso corporeo: una volta raggiunta una massa grassa di circa 10 kg si attiva la produzione di leptina, un ormone che avvisa la centralina che il corpo ha sufficienti riserve di grasso per affrontare un eventuale gravidanza e allattamento attivando tutti i sistemi (fsh e lh) che portano al menarca (prima mestruazione). 

Gli adipociti beige sono anch’essi localizzati principalmente nel tessuto adiposo sottocutaneo.

La loro presenza contribuisce a svuotare il contenuto eccessivo di grassi degli adipociti bianchi riducendone la dimensione. Questo perché, in maniera ipersemplificata, gli adipociti beige sono un’evoluzione degli adipociti bianchi. L’evoluzione è dovuta alla produzione di uno specifico ormone (l’irisina) attraverso l’attività motoria.

L’attività motoria attiva la termogenesi che permette di bruciare i grassi in eccesso grazie ai mitocondri, dei “chicchi” che si trovano sulla superficie dell’adipocita, considerati dei veri e propri forni bruciagrassi. 

 

Il primo regalo che fai a tuo figlio: i mitocondri

È la loro presenza che determina una buona salute immunitaria e metabolica. 

Li ereditiamo dalle nostre mamme e in quanto madri sono il primo dono che facciamo ad un figlio nel momento della gravidanza e questo dono lo accompagnerà per tutta la vita. Il DNA mitocondriale ha un’impronta esclusivamente materna e la loro efficienza/ inefficienza dipende dalla salute della mamma. 

Gli adipociti bruni sono molto presenti nei bambini e meno degli adulti, specialmente in alcune aree del corpo ben specifiche come il collo, la schiena e sopra i reni. La loro catalogazione, “bruno”, è da attribuire alla massiccia presenza di “chicchi” (mitocondri) sulla superficie di questo particolare tipo di adipocita. In termini assoluti la loro quantità è inferiore a quelli bianchi e decresce via via che avanziamo con l’età. La loro funzione è quella di produrre calore metabolico per mantenere costante la temperatura del corpo al variare delle condizioni esterne. Svolgono quindi il ruolo di termosifone naturale e sono uno specchietto importante che determina una buona funzione strutturale del corpo. Una riduzione della loro massa si manifesta con la sensazione di freddo tipicamente accusata da un individuo che avanza con l’età, segno di una decadenza strutturale di questa tipologia di adipocita.

 

La criosauna

Gli adipociti bruni sono fondamentali per un buono stato di salute generale. Una loro riduzione abbiamo detto che si associa ad un avanzamento dell’età ma anche all’obesità. Via via che gli adipociti bianchi aumentano di volume si abbassa l’efficienza di quelli bruni. 

L’attività fisica o l’esposizione al freddo sono due strategie per riattivare le funzioni degli adipociti bruni. Si chiama CRIOSAUNA lo strumento che, in ambito estetico e medico, in 3 minuti porta il corpo da un eccesso ad un altro: dalla temperatura ambiente a – 195 e ritorno per stimolare il corpo e tutte le sue funzioni naturali

 

Adipociti rosa: Questi adipociti sono una particolarit  tutta femminile e si manifestano in un momento ben specifico della vita di una donna: la gravidanza. Si trovano infatti nelle ghiandole mammarie e sono una trasformazione temporanea degli adipociti bianchi durante la gestazione perch  hanno l’unico compito di garantire l’alimentazione di un neonato. Gli adipociti bianchi lasciano spazio ad un particolare tipo di cellula (che vista al microscopio è rosa) che si espande per formare gli alveoli produttori di latte che permetteranno l’allattamento. 

Solo alla fine dell’allattamento gli alveoli gradualmente scompaiono per lasciare nuovamente spazio agli adipociti bianchi.

 

Come si diventa grassi?

Come ogni organo del corpo, anche il grasso, in caso di malfunzionamento, manifesta un disagio estetico e rappresenta un fattore di rischio per la salute metabolica e immunitaria.

Ciò accade quando gli adipociti bianchi si riempiono eccessivamente. Quando ingeriamo un alimento che contiene una buona dose di acidi grassi questi vanno all’intestino; da esso vengono assorbiti e attraverso la via linfatica entrano nel sangue aumentando la lipemia ( valore ematico che indica la quantit  di grassi presenti in quel dato momento).

I grassi, quando entrano nel sangue sottoforma di trigliceridi, devono rimanerci per un periodo limitato e le nostre strutture biologiche lavorano per riequilibrare il sangue facendo si che i trigliceridi passino dal sangue nel tessuto adiposo sottocutaneo superficiali, soprattutto nei glutei e nelle cosce. Quando il tessuto adiposo sottocutaneo superficiale non riesce più ad accogliere i grassi, questi si depositano nei tessuti più profondi.

Ma come accorgersene? Misurando la circonferenza addominale.

Quando aumenta la circonferenza addominale vuol dire che i grassi si stanno accumulando nel tessuto adiposo sottocutaneo profondo. Via via i grassi in più  si depositano sempre più in profondità : dapprima saturando il grasso presente nella cavità  addominale che è in contatto diretto con le anse intestinali (grasso viscerale). Quando anch’esso si riempie il viaggio termina con la formazione del grasso ectopico ovvero del grasso che si accumula negli organi.

Da grasso visibile a grasso invisibile 

Il grasso visibile altera le forme in zone anatomiche come addome, gluteo femorale, braccia e seno. Ed è il tipo di grasso di cui tutte ci preoccupiamo. Ma c’è anche un grasso invisibile, tanto silenzioso quanto dannoso che dal sangue si deposita negli organi, zone anatomiche non deputate a questo ruolo. Quando l’organismo umano risulta inquinato dagli acidi grassi introdotti con l’alimentazione giornaliera i grassi in eccesso si depositano nei muscoli, fegato, vasi sanguigni, cuore, midollo osseo e pancreas attivando così una serie di risposte infiammatorie sia a livello immunitario che metabolico.

Si chiama grasso ectopico il grasso che si deposita negli organi ed è la causa di malattie metaboliche come il diabete, patologie cardiovascolariaterosclerosi- osteoporosi, invecchiamento fisico, decadenza funzionale e strutturale – disabilit  muscolare – tumori ed è la nefasta conseguenza di una massa grassa non monitorata correttamente.

Misuriamoci!

Perché misurarsi è importante? Perché ci permette di osservare il grasso in modo preciso. Ci si misura con delle specifiche valutazioni antropometriche che aiutano a comprenderne la presenza di un eccesso o una carenza. La misurazione è una pratica di autovalutazione consapevole di medicina preventiva e anche in estetica   un importante parametro di riferimento per monitorare l’andamento del lavoro e in fase di consulenza BODYSTART lo faccio io per te. Ma anche a casa in totale autonomia si può fare. Il metro ci da più informazioni della bilancia! Attraverso questo piccolo strumento si possono rilevare tantissimi dati per valutare le % tra le varie circonferenze. La pi  semplice che puoi fare anche tu subito è l’indice di distribuzione massa grassa che ci riporta il rapporto tra circonferenza addominale e altezza Circonferenza addominale (cm)

______

Altezza (cm)

Il risultato che questa divisione ci riporta deve essere al di sotto del valore di 0,49 (donna) o 0,53 (uomo). Un numero superiore   da considerarsi un primo campanello d’allarme perché  significa che c’ è un aumento di grasso corporeo addominale con tutte le conseguenze che ne derivano.

Ricordati: Non è il peso della bilancia a dover scendere troppo velocemente! Se accade non stai dimagrendo ma stai togliendo acqua e consumando muscolo, invece quello che va attaccato è il grasso!!!!! La bilancia è un’indicatore dell’ obesità e fa riferimento al peso in senso generico. L’adiposità è indicata dalla massa grassa: è importante conoscere quanto grasso ha una persona perché  dimagrire significa perdere grasso, non muscolo, ossa o acqua. Non mi stancherò mai di dirlo e di scriverlo: l’attenzione verso la propria salute e immagine corporea non deve focalizzarsi sul peso quanto piuttosto sulla massa grassa. Il peso dà il senso dell’obesità ma è solo la conseguenza di grasso, muscolo, ossa e acqua.

Ma come si attacca il grasso in eccesso?

Capito il suo funzionamento, capito il perché è  importante misurarlo, e compreso quando è importante trattarlo, vediamo con quali strumenti agire. 

Il primo è certamente quello dell’alimentazione consapevole. Ogni volta che noi mangiamo il sangue cambia composizione in rapporto agli alimenti ingeriti. E nello scenario di un’alimentazione consapevole ci sono 3 valori protagonisti che devono fare la loro parte in maniera sinergica: la glicemia, l’insulina e la lipemia. Per questo aspetto rimando ai contributi delle nostre nutrizioniste, le figure più adatte per affrontare questo aspetto. Perché il cibo non è nemico ma al contrario è il PRINCIPALE MODULATORE DEL METABOLISMO CORPOREO. 

Troppe volte un corretto stile alimentare viene associato a privazione e demotivazione. Ma è vero il contrario e una brava professionista pu  guidarti in questo percorso rendendoti facili gli aggiustamenti necessari (a proposito, non scordare di leggere il nostro speciale alimentazione che vede protagoniste le donne Mommy’s alla nostra prima Cooking Class dove hanno imparato a cucinare bene e con gusto insieme ad una superchef).

Il secondo è il movimento.
Ho scritto sopra che sono gli adipociti bruni e beige a svuotare l’eccesso di grassi negli adipociti bianchi. Possono svolgere quest’azione grazie ai chicchi mitocondri che si attivano solo con il movimento. Quindi la massa magra deve essere sempre efficiente e attiva. Ma come?

Affiancando all’ attività  aerobica degli esercizi di resistenza . Nell’attivit  aerobica si attiva una maggiore ossigenazione che aiuta a bruciare letteralmente i grassi; negli esercizi di resistenza si potenzia la massa muscolare, si attivano i mitocondri e si incrementa il fabbisogno energetico.

Il terzo è la combinazione di trattamenti avanzati L’estetica avanzata offre soluzioni interessanti che permettono di fare un lavoro importante nella lotta alla riduzione del grasso in eccesso in maniera naturale e non invasiva rispettando tutte le altre funzioni e strutture. Esiste un grasso buono che non da dolenza e un grasso ingabbiato che da dolenza.

I trattamenti estetici lavorano in modo diverso su queste due tipologie di grasso: al primo danno una forma come fosse pongo, il secondo viene liberato dalla gabbia che lo circonda per permettergli di ricominciare a funzionare e a trasformarsi in grasso buono.

 

Come si lavora il grasso in estetica? 

In sinergia con gli altri ambiti partendo da una corretta e accurata consulenza per individuare le tue necessità . Sono queste e non il sentito dire o l’ultima moda del momento a guidare la scelta dell’approccio più adatto alla tua unicità. L’efficacia del lavoro estetico e non invasivo   data da una combinazione di stimoli che vanno valutati ad personam sulla base di una serie di parametri che possono emergere in una fase di consulenza accurata.

I trattamenti specifici infatti sono in grado di smuovere letteralmente l’adipe. Ma anche fattori come circolazione, elasticità della pelle, nutrimento dei tessuti sono da prendere in considerazione. A seconda della natura del tuo inestetismo (che sia accumulo adiposo, cellulite aggravata da un processo infiammatorio del grasso, ritenzione idrica) e della zona in cui è localizzato, esistono specifiche tecnologie o manualit  adatte a trattarli. Nel farlo si deve necessariamente tenere conto anche di tanti altri aspetti per evitare un eccessivo svuotamento che ti lascia una pelle appesa.

Per questo non esiste un lavoro standardizzato ! Ad esempio, una volta appurata la presenza di adipe in eccesso, potresti rimanere sorpresa del fatto che agire da subito direttamente in modo mirato potrebbe non rivelarsi una mossa vincente. Al netto di seguire uno stile alimentare adeguato e fare una buona attività fisica, il modo migliore per impostare il lavoro è assicurarsi che ci sia un’ottima risposta circolatoria e linfatica della persona.

Se questa manca si pregiudica una fase determinante che è quella di “drenaggio metabolico” ovvero la fase in cui si allontanano gli acidi grassi, fuoriusciti dagli adipociti bianchi, attraverso il sistema linfatico. Attraverso i suoi capillari più grandi rispetto a quelli sanguigni, il sistema linfatico filtra le sostanze di scarto “grandi” del nostro corpo ( in questo caso i trigliceridi in eccesso fuoriusciti) e li elimina attraverso gli organi filtro (di questo ne ho ampiamente parlato nel numero 14 del beauty magazine).

Per renderti semplice il ragionamento ti faccio un esempio: pensa al nostro corpo come un acquario. Esistono i filtri che mantengono l’acqua pulita. Quando il nostro corpo non è in perfetto equilibrio l’acqua diventa torbida e se   carente di un buon sistema circolatorio e linfatico i filtri non riescono a fare in modo autonomo la pulizia.

Quando succede ad un acquario che si fa? Si interviene per sistemare il processo e manualmente cambi l’acqua in modo progressivo fino a farla tornare pulita. Ecco, i trattamenti iniziali sono il servizio di pronto intervento al netto poi di individuare le cause scatenanti e intervenire progressivamente anche su quelle. Un buon drenaggio   prerequisito fondamentale del dimagrimento e rimodellamento corporeo.

Si tratta di una fase davvero molto soggettiva, non quantificabile ma ipotizzabile e monitorabile, attuabile con diverse opzioni sia manuali che con l’ausilio di tecnologie. Al contempo bisogna lavorare su una componente di cui si sente parlare in relazione al viso ma poco quando riguarda il corpo: il COLLAGENE!

Sopra ho scritto di un grasso ingabbiato al tatto da dolenza. Questo grasso (che al tatto   duro, segno che il processo è datato)   ingabbiato dal collagene che si sta difendendo. Anzich  fare da ponte e dare un’immagine di pelle compatta e liscia, il collagene tira letteralmente verso il basso, si irrigidisce fino a sclerotizzarsi e via via ingabbia le cellule di adipe che sono andate oltre il loro volume e che stanno facendo danni a tutto spiano.

 

Che danni?

Quando le cellule di adipe si ingrossano letteralmente strabordano e invadono un campo che non gli appartiene: è il campo del derma, lo strato intermedio della pelle in cui sono presenti vasi e capillari che portano nutrimento a tutto il corpo. Gli adipociti ingrossandosi li strozzano e ne impediscono il funzionamento. Ma nel derma si trova anche il collagene ( che prende il nutrimento proprio da quei vasi e quei capillari) che per proteggersi dalla carestia imminente si “arriccia” intorno alle cellule di adipe ingrossate per metterle nella condizione di fare meno danni possibili e lasciargli qualcosa di cui nutrirsi. Così facendo il collagene si sclerotizza e in tutta quella zona, caratterizzata da una infiammazione di basso grado lenta e inesorabile,   come se le cellule entrassero in un letargo che rallenta il metabolismo.

Quindi per trattare correttamente il grasso corporeo bisogna trattare anche questo gomitolo arricciato: per scioglierlo bisogna microtraumatizzarlo per permettere un processo di rigenerazione (si chiama doms ed   lo stesso che riguarda i muscoli dopo un allenamento) che permette di creare nuovo spazio e riattivare il metabolismo.

Ma non   finita qui. Un’altra componente fondamentale è quella di dare supporto ad una pelle che si   tesa ( a volte in maniera eccessiva) e che con molta probabilità  ha perso la sua elasticità .

Diventa quindi fondamentale aiutare la pelle a ritornare il più possibile in una situazione di normalità  evitando o contenendo la lassità  e lo svuotamento che una riduzione di peso spesso porta con sé. Solo successivamente si può passare ad una fase di riduzione e di attacco al grasso localizzato ( che in realtà è già stato trattato ma la persona interessata non ne era pienamente consapevole!) A questo punto, con una pelle correttamente nutrita, idratata e in equilibrio ha senso utilizzare tutte quelle strumentazioni che io definisco “artiglieria pesante”.

Un esempio? Prima ti ho scritto di quello che è in grado di fare il freddo ma anche il caldo ha un buon effetto sul grasso corporeo. Esistono infatti strumentazioni che emanano un calore adeguatamente calibrato, non percepito dalla pelle perché  hanno un sistema di raffreddamento cutaneo che mantiene la cute a 37/38 ) e, nonostante l’alta potenza, in maniera confortevole possono trattare le adiposit  localizzate e ottenere 

4 diverse azioni molto importanti:

  1. Aiutare gli adipociti a liberarsi del contenuto in eccesso. Proprio come un bignè  troppo pieno di crema!
  2. Irraggiamento dei mitocondri per produrre l’energia utile a bruciare i grassi
  3. Stimolazione e formazione di nuovo collagene
  4. Ossigenazione e formazione di vasi nuovi. 

Ma non è finita qui!

Le ultime evoluzioni hanno fatto si che mentre si trattano le adiposità localizzate si può stimolare e tonificare la muscolatura grazie alle placche che consentono una elettrostimolazione muscolare ad ampio raggio.

In questo modo si può ridurre e tonificare allo stesso tempo andando a lavorare a 360 ° sulla silhouette e arginare in qualche modo l’annosa questione dello sport attivo per le mamme. Il grasso corporeo è un nemico solo se non sai come trattarlo e gestirlo. Le soluzioni migliori a volte sono le più semplici e la parola d’ordine che devi tenere a mente quando decidi di intraprendere un miglioramento che lo riguarda   GRADUALITA’ e affidarti alla squadra giusta volendo per  ricoprire il ruolo di capitanoè

Staff
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