IL RIPOSO DELLA GUERRIERA – Storia vera
Una mamma da sempre aveva un problema: le culotte de cheval. Sempre indaffarata, si era rivolta alla chirurgia estetica… ma il risultato non è stato quello che sperava. Ecco una storia vera di rinascita a base di culotte de cheval, circolazione, cellulite e… una vera rinascita!
In questi 5 anni e mezzo di vita del Mommy’s nel 90% dei casi una mamma che si rivolge a noi arriva da un periodo più o meno lungo di trascuratezza mentale.Vuole rinascere e si è documentata riguardo alle possibili soluzioni (naturali e non), ma ogni volta che si è ritrovata al nastro di partenza c’è sempre stato qualcosa di più impellente da gestire.
Quando arriva Vanessa (il nome è di fantasia) invece il mio staff ed io ci siamo trovate di fronte ad una donna attenta e preparata che aveva già IPERTRATTATO il corpo.
Attenta e preparata in ogni ambito della sua vita (professionale, con un ruolo carico di responsabilità con progetti di espansione; famigliare, con 3 figli che crescono di pari passo con il crescere dell’azienda), Vanessa si è ritagliata molte volte del tempo per se in mezzo ai mille impegni per migliorare gli inestetismi come cellulite, culotte de cheval e grasso in eccesso che l’hanno accompagnata fin da ragazza.
La genetica ha sempre accentuato il problema della microcircolazione rallentata. Associata ai fattori aggravanti degli stili di vita adottati, questi inestetismi nel tempo si sono radicalizzati.
Le brutte abitudini che alimentano cellulite e culotte de cheval
Il “fattore aggravante” è l’abitudine di fare quel qualcosa che ripetutamente nel tempo crea un’alterazione fino a renderla cronicizzata.
Un esempio? La postura assunta per la maggior parte del giorno. In questo caso lo stare “sempre seduta”: seduta per studiare per raggiungere i risultati della studentessa modello, seduta per lavorare e raggiungere i risultati di top manager, seduta in macchina per portare i bimbi in giro per le loro attività.
Fin da ragazza il suo corpo le parlava con la voce dell’inestetismo perché aveva bisogno di attenzioni ma le scelte, per quanto ponderate, non erano costanti.
Al contrario con ogni soluzione scelta e mai accompagnata fino in fondo ha messo il suo corpo dentro ad una scatola rigida.
Ad ogni nuovo inizio la scatola si fa via via sempre più piccola e stretta.
Di soluzioni ne ha provate davvero tante: ha iniziato in modi virtuosi e il suo corpo le ha dato delle prime risposte e poi si è bloccato per tornare al punto di partenza.
A questo corpo inizia a mancare sempre più l’ossigeno e questo si riflette non solo sul punto iniziale delle culotte de cheval ma anche su tutto il resto dei tessuti che reagiscono sempre di meno agli stimoli che ricevono.
Nel frattempo quella ragazza è diventata una giovane mamma e oggi una donna, che molla, poi si arrabbia e ricomincia. Ma le giornate sono cosi piene e intense, e la stanchezza, fisica e mentale che solo una mamma conosce, è tanta.
Cellulite, culotte de cheval, accumuli di grasso: soluzioni rapide, risultati poco duraturi
Per questo opta per soluzioni via via sempre più forti, NON NATURALI dalla promessa del “risultati istantanei, veloci, in poco tempo”.
E’ stanca di lottare, il contesto medicale è convincendosi che ciò che ha provato prima non funziona. “Sarà l’ultimo tentativo”, si dice.
Inizia con la carbossiterapia, una pratica di medicina estetica che prevede infiltrazioni di anidride carbonica attraverso aghi sterili collegati ad un apparecchio specifico. Attraverso la carbossiterapia si migliora il microcircolo, si lavora a livello del grasso grazie all’azione lipolitica che scatena il flusso di gas di co2 e migliorano i tessuti perché si produce nuovo collagene e nuova elastina (i famosi mattoncini responsabili del turgore della pelle).
Ma nonostante tutti questi aspetti positivi Vanessa la sospende dopo poco tempo. Nonostante ci siano benefici, il fastidio (a volte proprio dolore) è troppo da sopportare.
La carbossiterapia non è nociva ma non è un trattamento completamente indolore e i fastidi maggiori li percepisce proprio chi ha i tessuti molti infiammati e compatti!
Liposuzione: una soluzione radicale per cellulite e culotte de cheval che non cambia però le cattive abitudini…
Per questo motivo le propongono una più “veloce” liposuzione. In questo caso si tratta di una procedura chirurgica utilizzata per rimodellare l’estetica del corpo. Una sottile cannula collegata ad un dispositivo aspira i depositi di grasso e frantuma i cuscinetti adiposi.
Una volta raggiunto il risultato desiderato, si procede al bendaggio della zona trattata per favorire il rimodellamento dei tessuti. La pelle deve rimodellarsi spontaneamente attorno ai nuovi contorni e per questo è importante valutare il tono e l’elasticità della pelle anche in relazione alla quantità di grasso che si intende asportare e il rimodellamento delle forme corporee è generalmente di lunga durata, a patto che il peso rimanga stabile.
Pochi giorni dopo l’intervento arriva il lockdown. Dopo i primi ovvi miglioramenti Vanessa nota che qualcosa non è come si aspettava ma nessuno le risponde.
Non riceve un’assistenza adeguata per trovare delle risposte ai suoi dubbi ma soprattutto per affrontare un percorso post operatorio “riabilitativo” compatibile con lo shock che il corpo ha subito.
I cambiamenti che nota le fanno comprendere di aver messo in condizioni estreme il corpo e di averne proprio ucciso alcuni pezzi. La scatola adesso è davvero piccola, piccolissima.
Durante lo stop mondiale i ritmi rallentano tutto ad un tratto, la vita scorre come è naturale che sia. Lei nuovamente inizia a guardare il suo corpo perché si riaccende la fiamma del miglioramento, ma in un’altra ottica. Non più strozzare, impacchettare, chiudere la voce al suo inestetismo ma curando quella parte che la sua smania di accanimento, la sua guerra, ha provocato. Non cerca più soluzioni per eliminare ma soluzioni per curare, per prendersi cura delle ferite che lei stessa ha sempre afflitto al suo piccolo corpo.
Arriva da noi dopo l’estate grazie alla segnalazione di una collega. A settembre il Bodystart. Mi colpisce subito la sua estrema precisione nel parlarmi della percezione del suo corpo, del suo bagaglio di conoscenze in merito alle possibili soluzioni.
Ma anche la sua stanchezza mentale di aver affrontato mille prove e non essere arrivata sul podio e vincere la medaglia della soddisfazione. Tecnicamente la consulenza ha riportato delle particolarità importanti: gli inestetismi naturali (VOLUMI E PESO DA RIDIMENSIONARE) si accompagnavano ad inestetismi post operatori (CUSCINETTI DI GRASSO RESIDUALI e ADERENZE ASIMMETRICHE su glutei e su interno coscia).
Le aderenze creano un avallamento, nei cumuli di grasso ci sono rigonfiamenti, la circolazione è difficoltosa sia per motivi genetici sia per una vita passata su una sedia o in macchina. E complessivamente kg in eccesso e quindi volumi da ridurre sono causati da un età biologica, da un metabolismo rallentato, da uno stile di vita non coerente con le necessità di questo corpo.
Cellulite e culotte de cheval: l’insuccesso viene dall’incostanza
La discontinuità è la parola chiave dell’insuccesso, aggravata dalla concatenazione degli eventi. Siamo in grado di scollare le aderenze, ridurre il grasso laddove era rimasto, stimolare la produzione di collagene ed elastina per rimpolpare il tessuto la dove c’era lo svuotamento, migliorare la circolazione e ridurre i volumi dell’addome?
Sì, con i nostri trattamenti e il nostro arsenale tutto questo può essere fatto dai trattamenti estetici avanzati ma tuttavia le spiego anche che non posso assumermi questo incarico senza la sua piena collaborazione.
Cellulite e culotte de cheval: sei mesi per cominciare a rinascere
Accettando questo tipo di lavoro senza un suo approccio diverso sarei l’ennesima insoddisfazione. Le chiedo 6 mesi del suo tempo mentale, di fiducia anche quando qualcosa non sembra girare per il verso giusto.
Trattare un corpo cosi bombardato ha delle difficoltà non indifferenti: non sono in grado di stabilire a priori i tempi di risposta perché la scatola ha una serratura minuscola da trovare, i tessuti sono traumatizzati e hanno bisogno di essere trattati con delicatezza.
Una “delicatezza” che significa rispettare delle fasi ben precise di sblocco del corpo senza avere fretta, senza volere andare subito alla massima velocità.
Sei mesi è il tempo che le serve per accogliere e fare suoi i singoli passaggi che caratterizzano il metodo BODYFIT.
Delle routine complete, un corretto approccio alimentare adeguato alle sue esigenze senza sentire i morsi della fame e che includesse tutto, costanza dei trattamenti avanzati in istituto e mantenimento con i prodotti a casa.
Cellulite e culotte de cheval: con lavoro costante e di squadra la situazione si sblocca
Il suo corpo si sblocca perché Vanessa è mentalmente più predisposta ad accettare il concetto che “per i risultati importanti non si può scegliere il tutto e subito quanto piuttosto poco tutti i giorni”.
E ne diventa cosi convinta che coinvolge le donne della sua famiglia, trasferendo cosi un esempio importante! Non credevo fosse possibile in così poco tempo, ma questo corpo e questa mente hanno ripreso a respirare.
Di mesi ne sono passati soltanto 4 e ancora c’è del lavoro da fare ma… finalmente tutto gira per il verso giusto, anche la circolazione
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